1. |
Nego
06:41
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Conosco i luoghi che hanno partorito la tua solitudine
Spesso color corpo nero
E vorrei dico vorrei comunicare a questa moltitudine
Ma come tutt’ora non so
Lingue diverse si frustano nervose
E ancora attendo il silenzio
L’ego in parata dà bello sfoggio di se
ci sarà qualcosa da salvare qui,
quanta sconfitta
quanta voglia di scappare
dagli orrori celati di dentro l’anima
c’è un muro sordo sai a cui non puoi parlare
vetri malformi, ma che brutta gente
e non si curano affatto di me
qualche acrobazia dovrò inventare
ma non so cos’altro mangiare…
ci sarà qualcosa da salvare qui,
quanta sconfitta
quanta voglia di scappare
dagli orrori celati di dentro l’anima
c’è un muro sordo sai a cui non puoi parlare
il fondo del mare è il mio posto
non in questa gabbia a mercanteggiare
nei metodi ancora non riesco
tornare voglio solo tornare
ecco la pace che ha partorito la mia solitudine
la luce impalpabile, il bianco calore che desta l’orecchio
e scruto dal punto più alto del tetto
riflesso del gioco ed oso sperare
in tanto in niente ben presto saprò
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2. |
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Sono nato nell'era dell'oscurantismo globale!
cosa diranno di noi le cose da lasciare ai posteri?
Che penseranno di questi secoli se mai ci sarà un domani?
Cosa diranno di noi?
Che posto avremo nella storia?
Vergognoso e riluttante, sono tracce di memoria
Cosa diranno di noi?
Di questo impero e dei suoi sudditi
allevati e programmati solo per produrre gli utili?
Tutti chinati giù a strisciare come vermi
e sto parlando di millenni, di millenni, di millenni e ancora!
Sono nato nell'era dell'oscurantismo globale!
la mia storia non esiste
non è scritta in nessun libro
io non sono stato qui
io non sono neanche vivo
quando posso vado a rifugiarmi in mezzo ad i miei simili
perchè so che ascolteranno quello che ho da dire
Sono nato nell'era dell'oscurantismo globale!
chi scriverà di noi spero non faccia distinzione
siamo tutti colpevoli dell'estinzione!
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3. |
Ermeneutica
06:02
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Di strade immense perse nel mondo quale sceglierò
tra le infinite possibilità?
La scelta è un'arma a due lame da cui non vi è fuga
e il tempo sceglie per te
Quale fortuna quale buona stella
serve per sopravvivere
per far splendere l'anima
oltre che naturalmente a bruciare
l'utile non è una ragione
anzi è forse una maledizione
di questo occidente impegnato
che, richiude le fauci
nei processi di rendita
voglio dimenticare quello che mi serve
e forse sarò libero
e anche le prime necessità
non sono che una mera
sovrastruttura
Se l'anima affonda
corpo può solo galleggiare nella routine
troppa fame si rischia la morte
dopo un lungo digiuno
nutrirsi voracemente
dei desideri
una parte di me
nascosta nell'anfratto più scuro
chiede riscatto e motivi
e la necessità non è una buona scusa
la produzione è una sterile risposta
seduto affianco a me
l'ennesimo prodotto
siamo razze diverse
e anche la civiltà
non mi sembra questa grande meraviglia
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4. |
N-ego
03:16
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5. |
Shell (pt 1)
01:44
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la camicia stringe il petto
per riempire ancora il mantice
ancora sussurrare la mia consunta versione
l'ennesima stia troppo bianca per parlare
vedo le parole come vermi sul pavimento
riesce a raccoglierle dottore
le illustro qui se ha l'umiltà di ascoltare
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6. |
Shell (pt 2)
05:48
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cosa rischio con il coraggio che avanza
a lasciare senza custodia
la gabbia dorata delle congetture
la pelle brucia sotto i riflettori
aperte le tende
carne rosea appare sotto le squame
e inquieta attende
carezze o artigli
muta la psiche è muta
per mutare le proprie costrizioni
devo sfregarle come estranee
nell'assenza di gioco di ruoli
alsandosi malferma dall'ipocrita poltrona
osserva lo scorrere del fiume decreta
la parola ha i suoi limiti
minuscoli rispetto alla stanchezza degli alberi
induriti dalla sopravvivenza
dovrei gettare i semi in questo suolo di cemento
avere fiducia in cosa?
Nel tempo e le sue crepe?
nessun uomo è un isola a volte consola
ma ho ancora problemi a tentare senza rete un numero non testato da anni
ed esiste ancora la clemenza per attori in erba
nonostante gli anni di solitaria pratica
cammino nella neve muto come old-boy
nudo come un primate
in grembo un pugno serrato e sanguinante
da offrire con attenzione
a chi conosce il peso e la gioia di avere un battito in custodia
a chi conosce il peso e la gioia
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Altrourl Camaiore, Italy
We are mainly three boys tired of the glittering indie world, trying to sound interesting or at least
try.
The group was formed in late 2008 from the meeting of The fabolous (guitar), and Barbarian (vocals and guitar) and Matteino [drums and vocals and kibordz (and bad).
Enjoy Our Noise.
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